LA FESTA DEL LAVORO IN BULLDOG STYLE

LA FESTA DEL LAVORO IN BULLDOG STYLE

Quando ho cominciato a scrivere questo articolo ridevo da sola perché, mentre cerco di organizzare tutte le cose che devo fare in questi giorni in cui, tra ponti, ospiti in visita e anche un po’ di stanchezza in più che ti fa proprio venir voglia di prendertela con comodo anche se non è possibile, vedevo i miei bulli sui loro cuscinoni a pancia all’aria intenti in un intenso lavoro di concetto.

Domani io voglio svegliarmi senza sveglia, alzarmi con calma, fare colazione e poi un pranzo di due ore con estrema calma. Praticamente domani sarò un bulldog.

Abbiamo parlato negli articoli precedenti di quanto sia bello lavorare con i bulldog, di quanto sia meraviglioso portarli in ufficio, cosa che rasserena e ci aiuta ad essere maggiormente produttivi. Oggi voglio parlare invece di quanto sia meraviglioso e, a volte, anche necessario fare un po’ di pausa. Non so voi, ma io sono una specie di macchina della programmazione: tabella di marcia per il lavoro, tabella di marcia per le pulizie, tabella di marcia per la spesa. A volte semplicemente vorrei avere del sano tempo da perdere beandomi nel dolce far niente. Ma davvero non ne sono capace.

 

E sì che ho due esempi viventi in casa di come si faccia. Semplicemente si passa in un nano secondo dallo stato on a quello off. Però loro, contrariamente ad ogni cosa che si spegne e che smette di fare rumore… appena passano in modalità off cominciano a fare rumore. Russano come cinghiali, ma questo lo sappiamo.

 

Voi li portate in vacanza con voi?

Noi la maggior parte delle volte organizziamo vacanze a prova di bullo, quindi scelta delle strutture chiaramente con “animali ammessi” come primo filtro spuntato… ma basta? Certo che no. Una volta individuata la struttura ci premuriamo di chiamare per chiedere: presenza climatizzatore, ascensore, dimensione stanza, eventuali finestre/balconi/terrazzi, tipologia di piante presenti, esposizione con indicazione del preciso punto cardinale per studiare quanto sole potrebbe inondare la stanza, richiesta di foto panoramica specifica della recinzione della struttura con tutto il perimetro per controllare che non ci siano eventuali vie di fuga, detersivi utilizzati per pulire la struttura. Poi chiamiamo tutti i veterinari della zona per essere certi di avere un punto di riferimento valido in caso di necessità, farmacie, parchi e aree cani…

Dite la verità, avete avuto anche voi una visione stile Magda e Furio dove però a dire “non ce la faccio più” sono i poveri proprietari delle strutture dove decidiamo di soggiornare??

 

Noi abbiamo appena trascorso due giorni in un trullo super rilassante a Cisternino, in Puglia, chiaramente prima di partire ho fatto le mie millemila domande e all’arrivo, poiché siamo stati accolti da una micia dolcissima ma Teodora ha cominciato ad avere crisi stile esorcista al contrario “gatto entra in questo corpo”, i proprietari hanno tenuto rinchiusa la gatta in casa per tutta la durata del nostro (grazie al cielo per la gatta, breve) soggiorno. Tutto deve essere a prova di bulldog… secondo me noi bullgenitori siamo anche più pedanti dei genitori iper scrupolosi di bambini da campana di vetro…

Abbigliamento bulldog inglese

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