Bulldog inglese: al mare
Ogni anno leggo nei gruppi di facebook la stessa domanda “voi portate il vostro bulldog al mare?” Le risposte sono le più disparate e spesso si fa solo una gran caciara e non si estrapolano i punti fondamentali di una domanda che potrebbe sembrare banale, ma non lo è assolutamente.

Io i miei bulli al mare li porto, nel senso che li porto sempre in vacanza con noi. Teodora adora andare in viaggio, ovunque e lei il bagno lo ha fatto anche a Santo Stefano, intendo il giorno, non una località. Sì, hai capito bene, il 26 dicembre lei ha fatto il bagno nel mare spettacolare del Salento con addosso il piumino, perché ha scambiato una boa per un pallone. Aldo invece preferisce stare a casa. Possibilmente a casa sua, altrimenti si sceglie un angolino remoto nelle case che affittiamo per le vacanze e resta lì, sul suo cuscinone, comparendo solo per mangiare e quando ha voglia di coccole. Ma come si gestisce un bulldog inglese al mare? In spiaggia vanno portati solo la mattina presto. Per presto intendo che alle 6 devono già avere le zampette in acqua. Durante il giorno non è il caso di tenerli sotto l’ombrellone, seppur all’ombra, perché la sabbia immagazzina un calore importante e lo rilascerebbe tutto nel corpo del vostro bulldog. “A ma il mio ama stare al sole”. Certo, anche i miei. In casa devi stare con l’aria condizionata puntata su clima Siberia in dicembre, poi vogliono uscire e si mettono in pieno sole, che io ogni tanto metto accanto alle loro zampe delle patate in modo da poter inserire nel menù della giornata “bullo con patate”, versione bullesca del pollo… Tre minuti a scaldarsi le ossa va bene, ma poi via al fresco. La sera, al tramonto potete portarli a fare un bel bagno e una passeggiata sul bagnasciuga purchè siano protetti con antiparassitario.

Non a tutti i bulldog piace nuotare, ma se volete farli provare, vi consiglio di munirvi di un life jacket, un giubbino salvagente che li aiuti a tener a galla petto e, di conseguenza anche la testa, perché il loro peso spostato verso la parte anteriore li porta spesso ad emergere con il sedere e affondare davanti. Se non hanno l’istinto di entrare autonomamente in acqua, non prendeteli con la forza. A voi piacerebbe essere presi contro la vostra volontà ed essere portarti di peso dove non toccate ed essere lasciati a dover nuotare fino a riva? No, vero? Ecco. Allora siate cortesi e rispettosi con i vostri bulli. Se volete che l’impatto con l’acqua non sia traumatico, ingaggiate il vostro bulldog dolcemente, chiamatelo da un punto nell’acqua dove possa ancora toccare, magari aiutatevi con uno dei suoi giochi preferiti. Teodora sembrava aver paura dell’acqua del mare perché le arrivavano le onde in faccia. Le è bastato vedere delle persone giocare a pallavolo in acqua per tuffarsi a rotta di collo a cercare di prendere il loro pallone. Con giubbottino salvagente è diventata la ladra di palloni preferita di tutta Punta Ala lo scorso anno in Toscana e nuotava come un pesciolino. Ci sono delle spiagge per cani che sono super attrezzate per loro, magari con anche pineta, lettini che permettano ai cani di non stare sulla sabbia direttamente e docce. Il loro benessere deve venire prima di tutto, anche prima del vostro piacere di averli in spiaggia con voi. Per viaggiare in sicurezza vi rimando al nostro articolo dello scorso anno e ricordatevi che adesso esiste anche b-cool, la linea di prodotti refrigeranti intelligenti che aiuteranno i vostri bulldog ad affrontare queste giornate caldissime in modo fresco&figo.

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