RESCUE BULLDOG INGLESE, COME E PERCHÈ
Rescue
Amanti Bulldog:
un gruppo divertente
e da cui imparare
ogni giorno qualcosa
di nuovo

Correva l’anno 2010, ero da poco stata nominata amministratrice del bellissimo gruppo Amanti Bulldog , ai tempi il forum era frequentatissimo e ogni giorno si imparava qualcosa di nuovo oltre a divertirsi molto.

Claudia Bordin mi chiese se potesse interessarmi far squadra con lei per le adozioni cosi’ inizio’ il lungo percorso che ci ha portate per mano fino ad oggi e che sicuramente andrà oltre.

Cosa significa gestire un’adozione? Quali sono le sensazioni che viviamo?

Normalmente si riceve una segnalazione sui social, piuttosto che una telefonata nella quale il proprietario ci espone il “problema”.

Alcune volte è seriamente un problema, altre è un pretesto, un semplice volersi liberare di un peso.

In quest’ultimo caso le telefonate si dividono in due tipologie, quella fredda concisa, un po’ come andare al supermercato a restituire un qualcosa che non ci piace, l’altra è la falsa disperazione.

Lacrime e finto dolore: è proprio questo per me il momento più difficile da gestire, soprattutto ultimamente. 

Ho da poco perso il mio compagno di vita a 4 zampe, il mio meraviglioso bulldog inglese e non so cosa darei per poterlo avere ancora tra i piedi e mi ritrovo a dover sentire persone che piangono per questioni assurde:

il cane puzza troppo,

il cane è vecchio.

Ci sono un’infinità di perché falsi tra quelle lacrime alle quali devo comunque dar seguito con un, non si preoccupi, troveremo la famiglia giusta per il piccolo o la piccola.

Il groppo in gola scende, parte la ricerca della famiglia perfetta, la famiglia che darà una seconda possibilità allo sfortunato di turno che in realtà ora è degno di una seconda vita, piena di amore e attenzioni.

Eh si perché queste sono le nostre basi, tanto amore, dedizione e voglia di voler accudire PER SEMPRE.

Il primo approccio di chi decide di adottare è la telefonata:

"mi scusi vorrei sapere se oltre a questo avete anche dei cuccioli"

"vorrei sapere se costa poco mantenerlo"

"stia tranquilla che lo porterò anche in Grecia in aereo con me"

"non si preoccupi ho sempre avuto cani, quelli di tipo piccolo ha in mente?"

"Mi scusi il mio era bianco con delle macchie marroni, non è che ne avete uno uguale?"

Tutte queste domande, lette insieme, parranno esilaranti, invece ci fanno tanto arrabbiare, ci fanno perdere tempo, ma, allo stesso tempo, ci permettono di fare delle scremature portentose e quindi va bene lo stesso.

Poi arriva la telefonata perfetta,

quella in cui senti l’amore passare attraverso la rete, senti il giusto coinvolgimento e tutto quello che vorresti dicessero viene detto. Questi sono minuti che ci riempiono di soddisfazione, la nostra mente vede già il fortunato quasi pronto a partire.

Dico "quasi" perché prima che il ciccione possa essere dato in adozione viene effettuato un controllo di pre-affido presso l’abitazione. 

n questo frangente si scatena tutto l’amore delle persone appassionate di questa splendida razza, i bulldoglovers: sono tante persone che, da volontarie, esattamente come noi, ci aiutano a verificare le abitazioni dei candidati adottanti.

Sarebbe impensabile infatti, per me e per Claudia, gestendo le richieste di aiuto e adozione per i bulldog inglesi sia in Italia che in Svizzera Ticinese, fare tutto da sole.

Il responso, dopo la positiva sensazione della telefonata, è sempre esso stesso positivo e questo ci rende anche molto orgogliose del nostro operato. Il ciccione è pronto per andare in famiglia.

Vedere i sorrisi, gli abbracci, la gioia di quei cuori che si trovano è impagabile.

Io stessa ne ho adottati due,

Jack e Teresa, imponendo a Fiona e Shrek, i due bulldog inglesi che già vivevano con me e che hanno 4 anni e mezzo in piu’ rispetto ai nuovi arrivati,  due personaggi da barzelletta, due furie , due fan disastri che hanno comunque portato una ventata di amore pazzesco e che, se tornassi indietro, rifarei ancora e ancora

Le adozioni che più mi emozionano

Sono, senza ombra di dubbio, due.

La prima è quella del bulletto anziano, la testa è già un filino più piccina, rispetto al testone tipico dei bulldog inglesi più giovani, la postura più affaticata, il respiro pesante, i movimenti lenti e quegli occhioni che chiamano amore e attenzioni infinite, magari un carattere un filino "pesante", autistico ma decisamente UNICO.

Vederli di nuovo amati riempie il cuore di gioia.

La seconda è il bulletto che è stato trattato malissimo, mal curato, pieno di problemi, sono cosi’ sofferenti e affranti che un solo loro sguardo ti apre l’anima chiedendo aiuto. Ognuno di loro ha un passato devastante che merita di essere sostituito dalla freschezza di un nuovo amore eterno, protetto, viziato e accudito.

Di questi piccini si occuperanno persone splendide, persone che hanno bisogno di dare e dimostrare amore e quando si incontreranno sarà per sempre.

Adottate, non pensate se sia bello o sia brutto, ma date ad un bulldog sfortunato la possibilità di passare dalle stalle alle stelle.

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