Fatto sta che questo ospite indesiderato, il Covid19, ha cambiato il nostro modo di vivere, di pensare e ci ha privati di parte della nostra libertà. Per la prima volta sono andata in vacanza solo tre giorni con #maritofigo e il resto delle vacanze le ho trascorse a casa, con gli amici di sempre, andando al mare qui vicino a casa (ho comunque la fortuna di essermi trasferita in un paradiso), ma mai in spiaggia per evitare gli ormai tristemente famosi assembramenti. Aldo, il mio bulldog inglese adottato è stato felicissimo di poter restare a casa sua, ma di avere tanti amici con noi, le colazioni al tavolo del soggiorno fra risate e abbinamenti di cibo discutibili arrivando fino all’ora di pranzo, dove anche lui e Teodora rimediavano sempre qualche pezzetto di frutta o di prosciutto crudo di cui sono ghiottissimi. Teodora invece si è accontentata delle passeggiate notturne, quando la morsa del caldo permetteva di non andare in affanno e di giocare un po’ e delle uscite, rigorosamente con il b-cool per una pipì veloce la mattina. Ma io sono certa che il mare le sia mancato, i suoi bagni al tramonto con il giubottino salvagente a rincorrere palloni a nuoto che poi spinge sulla spiaggia con il muso per poterli bucare. Bucato il suo avrebbe cominciato a stalkerizzare i bagnanti che giocano a pallavolo per poter bucare anche il loro.
Purtroppo non me la sono ancora sentita di portarla a giocare in spiaggia. Troppa gente. Ma in queste settimane le spiagge si svuoteranno e lei potrà sicuramente recuperare le corse non fatte. Ogni anno in questo periodo ricordo con nostalgia la vacanza appena trascorsa e gli amici ormai lontani. Quest’anno gli amici mi mancano ancora di più. Il viso coperto dalla mascherina, abbracci lontani perché non ci si saluta nemmeno più davanti al treno ma da vetri che ti fanno sentire da subito il distacco e le mascherine che coprono i sorrisi. Si torna alla quotidianità fatta di programmazione del lavoro, di ripresa delle attività, di routine più costante con i bulli. Colazione, pranzo e cena tornano ad avere gli orari di sempre e non del “quando capita”. Passeggiate al solito orario e qualche cura in più perché in estate si lascia sempre correre qualcosa. Io mi sto dedicando a recuperare la morbidezza dei cuscinetti delle loro zampine e dei nasini un po’ secchi con il burro di karite’… e quante risate mi faccio quando Aldo cerca di toglierselo dal naso prendendo a testate i cuscini del divano. E voi lo avete già provato? Io lo uso anche sulle mie labbra che con il sole si seccano sempre un sacco. L’estate 2020 ha quindi il volto mascherato e il profumo di burro di karite’.