YOUR BULLDOG, A DESIGNER. DIARIO DI OTTOBRE
Lo sapete
cosa significa
avere la mamma
che fa la stilista
ed è esperta
di tessuti?

Che tu, bullina inglese, da quando avevi 1 anno sei abituata a sentirla parlare di tessuti, di cartamodelli, di fitting e di etichette che non pizzichino e che siano ipollergeniche, di shooting e di sfilate.

Eh, ma fosse solo sentirla parlare… in realtà faccio tutto io.

La vera designer sono io, oltre che bullmodella.

E' vero, ci sono capi anche per le bullmamme, ma la collezione è specifica per i bulldog inglesi e i bulldog francesi. quindi il grosso del lavoro tocca a me.

Ottobre è stato un tour de force per me, dopo aver fatto il fitting di tutti i capi nuovi, lo sapete cos’è un fitting vero?

Comunque se non lo sapeste, è quando devi stare lì a farti prendere le misure e poi devi provare un capo e poi te lo tolgono e te lo rimettono e, magicamente, dove prima ti dava fastidio perché tirava, non tira più.

Dicevo che dopo il fitting si fa lo shooting (che si legge sciuting e si potrebbe dire servizio fotografico, ma siamo bulldog inglesi e fa figo chiamarlo in inglese no?).

Quest'anno i ragazzi che collaborano con la mia bullmamma, hanno fatto un casting e quindi, oltre al mio collega storico, Pietro, che ormai sa di essere uno dei bulli più fighi d’Italia e si atteggia a vip e ci ha fatto penare che neanche Naomi Campbell, perché i tempi e i modi delle foto voleva sceglierli lui, quest’anno c’era anche Moka, una bellissima bulldog francese che assomiglia molto a Matilda Ferragni e che è arrivata da Milano

Io temevo mi rubasse la scena e quindi le ho subito spiegato che la star prinicpale restavo comunque io e lei è stata davvero bravissima. Insieme a lei c’era anche Zizou, un bullino francese di nove mesi che però si è innamorato di Moka e invece di fare le foto, si è fatto venire l’ansia per un amore non corrisposto.

Nonostante tutto, la mia mamma stilista dice che le foto sono strepitose e ciò significa che posso rilassarmi e che non devo più stare ore e ore sul set fino almeno al prossimo anno.

A metà mese siamo partiti per Bologna, per la sfilata di Bullfit Fashion.

Come tutte le star che si rispettino ho sfilato per il brand che, con il suo logo mi ha copiato le orecchie, Bullfit Fashion.

C’erano un sacco di bulldog inglesi, 230 per la precisione, anche alcuni bulldog francesi e altri fratelli cani ed eravamo ospiti del raduno del CABI, capitanato dal super energico Matteo Gavioli.

La sfilata è stata un successo e i capi che abbiamo presentato sono piaciuti tantissimo: maglioncini, cappottini, scaldacollo, pile e felpe. Io ho chiuso la sfilata con la mia mamma e la zia Lui con Pietro indossando uno dei capi di punta dell’autunno, il maglioncino in lana cotta, abbinato al poncho per le bullmamme.

C’è stata anche una parte di sfilata per i bulldog rescue, quelli che sono stati adottati, come mio fratello Aldo che dicono tutti che è un bulldog inglese con le toppe di velluto di seta francese, che la mia bullmamma dice sempre sia il più pregiato al mondo.

Dalle stalle, alle stelle, per i cerottini del cuore.

I bulldog inglesi adottati hanno sfilato con i maglioncini che adesso regalano il cerottino del cuore, una patch che si può attaccare su qualsiasi capo, basta stirarla.

Io lascio pensare ad Aldo che  adesso il cerottino del cuore sia lui, ma la mamma nel suo libro lo dice chiaro che il cerottino del cuore sono io.

In passerella sono comparsi anche dei bulldog inglesi che non si muovevano e non parlavano e, incredibile, non mangiano mai, ve lo garantisco perché noi ne abbiamo tre a casa, uno piccolo e due grandi, stanno buoni buoni e non mangiano mai.

La mia bullmamma mi ha spiegato che si chiamano sculture e che sono dei pezzi d’arte. Sono bellissimi eh, ma secondo me non sanno cosa si perdono non mangiando le pappe buonissime che mi preparano tutti i giorni a casa mia.

Dopo tanti giorni di lavoro, io e mio fratello Aldo, che non è che faccia chissà che per aiutarmi, siamo stati in vacanza dalla zia Ramona.

La stilista e il mio papà, che lei chiama #maritofigo, sono andati in Olanda dove hanno portato la mia bellissima collezione.

In questo Paese verdissimo hanno conosciuto un sacco di bulldog inglesi, però olandesi, bellissimi.

Ma si è fatta ora della pappa, quindi vi saluto, che anche per oggi la pagnotta me la sono guadagnata andando a spasso con la mia mamma che vende gli impermeabili ma il mio se l’è dimenticato!

Non fatevi sorprendere dalla pioggia almeno voi.

Un bullbacio e vi aggiorno il mese prossimo su quanto mi faranno lavorare in questo novembre che mi fa venir voglia solo di schiacciare un pisolino sul mio cuscinone, Vostra TEODORA Teodora, bulldesigner      

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