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Inizio settembre, l’estate sta finendo, gli ombrelloni sulle spiagge cominciano a chiudersi e, soprattutto al nord, sono iniziati pioggia e temporali. I bulldog inglesi, ormai lo sappiamo, sono fatti tutti con lo stampino: simpatici da morire, morti di fame h24, pigri, fifoni e testardi. Ma quando piove, “tu di che bullo sei?
Esistono due categorie di bulldog inglese: quello allergico all’acqua e che solo a bagnarsi una zampina ha crisi isteriche che lo portano a fingersi morto in casa pur di non uscire, oppure quello che “wow, una pozzanghera” e ci sguazza in stile Peppa Pig, che poi non ti invidio neanche un po’ a doverlo far entrare in casa e a dovergli necessariamente fare il bagno. Nel primo caso la contrattazione per una breve, brevissima uscita con conseguente corsa verso casa, può diventare estenuante. Ormai siamo tornati tutti al lavoro, quindi la sveglia suona presto. Tu per primo voglia di alzarti = zero, ma cerchi di essere iper convincente e prometti al tuo bulldog una colazione da re se non fa troppe storie… e poi, diciamocelo, non è che se fa storie lo lasci digiuno eh… Piano piano il tuo ciccione solleva le sue poderose terga, ti odia profondamente, ma tu, solo in questo caso benedici il cielo che lui non parli, ignori le saette che escono dai suoi occhioni languidi, che hanno ancora le caccolette della notte.
Esiste poi invece il bullo anfibio, quello che “palla, palla, palla, acqua”, se non lo tieni rigorosamente al guinzaglio parte con la velocità di uno Scarab e plana sulle pozzanghere con lingua a penzoloni e occhi da pazzo di gioia per quella “piscina” naturale. Alcuni cercano di mordere la pioggia e la leccano mentre cade e mi fanno morir dal ridere. Hai mai visto un cucciolo alla sua prima pioggia? Io mi ricordo perfettamente la prima pioggia di Teodora, una pioggia di fine luglio, breve ma intensa e lei sul terrazzino della mia casa comasca con il naso all’insù e la bocca aperta ad assaggiarla. Per non parlare poi di noi bullgenitori. Bullo perfetto con impermeabile da pioggia, noi rigorosamente senza ombrello perché la maggior parte dei bulli lo teme… Ma questa è un’altra storia.