BULLDOG INGLESI: UN CANE AMBITO, MA QUANTI CERCANO ADOZIONE
E’ quasi Natale.
Siamo in una delle settimane
più frenetiche dell’anno.

Corriamo a cercare doni, addobbi per rendere festose le nostre case, compiliamo liste della spesa per il cenone della vigilia e il pranzo di Natale e ci ritroviamo con la famiglia, perché il vero Natale è proprio riunirsi con i propri affetti.

Nelle nostre case di bulldoggers non mancano affetto e attenzioni ancora maggiori del solito verso i nostri amici bulldog inglesi e bulldog francesi.Ma non tutti sono fortunati come i nostri.

Alcuni bulldog inglesi sono stati il “regalo di Natale” di qualche bambino viziato, figlio di genitori incoscienti (scrivo incoscienti ma penso ben di peggio) e ad agosto questi malcapitati sono stati affidati al rescue perché “non lo posso tenere più”… ho vissuto in prima persona un recupero qualche anno fa proprio di un ex “dono di Natale” ad una bambina che in agosto non lo voleva più e quando il papà le ha chiesto se volesse salutarlo che sarebbe andato via per sempre, lei ha risposto “no, sto guardando i cartoni”. Ho dovuto far ricorso a tutta la scorta di pazienza che era prevista per tutto l'arco della mia vita in quel momento, per evitare di insultarla. Questo bullo adesso sta benissimo, è un principino coccolato e amato dai suoi papà e dalla sua sorellina bulla.

Ma tanti cercano casa.

Il rescue ha cinque maschi bellissimi e quattro femmine altrettanto belle che cercano una famiglia amorevole e alcuni di loro cure adeguate perché non sono in forma perfetta. Vorrei tanto che Toni, Ottone, Turbo, Hector, Gas, Holly, Mafalda, Mousse e Tiffany potessero essere il regalo per sempre di qualche cuore buono, che ha voglia di mettersi in gioco per uno di loro o per uno dei tanti ospiti dei canili italiani.

Sarà anche un luogo comune, ma a Natale dovremmo davvero essere tutti più buoni.

Vi ricordate anche Giulia, la bellissima bulldog tigrata di cui abbiamo pubblicato appello di adozione sul nostro blog qualche mese fa, in stallo dalla'amorevole Germana Viva? Ci sono state delle candidature che però non si sono rivelate compatibili con le sue esigenze. Sì, perché quando decidete di adottare, il vostro stile di vita, la vostra casa e la vostra famiglia devono rispecchiare completamente le esigenze dei bulldog inglesi che entreranno a far parte della vostra vita. Spesso sento dire che “tanto il rescue i cani non li da’”. Non è così, anzitutto perché io di rescue non ne ho uno, bensì due, ma il rescue ha l’obbligo morale di trovare una famiglia che sia quella per sempre perché queste povere anime hanno già subito un abbandono, alcuni sono vittime di violenze e non possono rischiare di venir cedute nuovamente per incompatibilità.

Le volontarie del rescue, così come tutte le volontarie delle altre associazioni che si occupano dei bulldog inglesi o di qualsiasi cane abbandonato sono molto scrupolose per il bene dei cani.

E allora fermiamoci un attimo in questa settimana frenetica e pensiamo se possiamo essere noi la nuova famiglia di questi bulldog inglesi o se possiamo andare al canile della nostra città e adottare un cane che vive in un box, regalargli una cuccia calda, pappa buona ma soprattutto l'amore di una famiglia vera: la famiglia per sempre.

Se non potete adottare un cane, ricordatevi però di fare una piccola donazione per loro o di portare coperte vecchie e pappa al canile. 

Se invece avete deciso di far entrare un cucciolo nella vostra famiglia, ricordatevi di darlo in maniera consapevole a partire da dove lo prenderete. Non comprate i cani nei negozi perché sareste complici dei traffici o degli sfruttatori che riproducono senza scrupoli povere fattrici costrette in gabbia a sfornar cuccioli finché non muoiono sfiancate. Scegliete solo allevamenti certificati ENCI e ricordatevi che un cane non è per tutta la vostra vita, ma voi siete per tutta la sua.

Buon Natale a tutti!

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